Lezione 2

Storia del feltro ad ago

Con la dicitura “feltro ad ago” indichiamo la lavorazione di fibre (naturali o sintetiche) con una tecnica a secco, producendo un feltro senza l’uso di acqua, utilizzando un ago speciale. L’uso di aghi speciali per infeltrire risale alla rivoluzione industriale, la prima macchina per infeltrimento fu inventata da JR Williams nel 1825, che prevedeva la pressione di un enorme mucchio di fibre cardate poste tra due rulli. La prima macchina industriale punzonatrice ad ago brevettata nacque nel 1860 dalla Bi-Water Company di Leeds in Inghilterra, nata per creare materassi, utilizzava scarti di tessuti e addirittura capelli di soldati.

Queste macchine industriali si sono diffuse nel mondo solo successivamente quando le aziende iniziarono a riciclare seriamente rifiuti di fibre.

Oggi l’impiego delle macchine industriali che producono feltro a secco sono soprattutto nel campo automobilistico con elementi di carrozzeria e nell’edilizia, con pannelli termoisolanti ma anche in tantissimi altri settori quali parti di strumenti musicali, tessili, industria ospedaliera.

Per parlare di utilizzo dell’ago a scopi artistici come lo intendiamo noi dobbiamo andare in America negli anni ’80. I coniugi David ed Eleanor Stanwood acquistarono una piccola macchina punzonatrice ad aghi da un vecchio lanificio, di quelle per fare dei campioni di prova. Eleanor, la usava per inserire lana colorata sui maglioni che realizzava a maglia ma fu il marito a scoprire che si poteva utilizzare anche un solo ago singolo. Lo usò e iniziò a creare piccole forme, in particolare, piccoli geodi di lana colorata.

La persona che però ha reso questa tecnica popolare è stata Ayala Talpai, un’amica di famiglia, artista folk del New England che una volta in possesso degli agh,i inziò a fare esperimenti appassionandosi all’idea di diffondere questa nuova forma d’arte in tutta l’America e così fece. Rese la tecnica del feltro ad ago popolare grazie al suo libro (primo in assoluto sull’argomento) in cui mostrava i suoi lavori 3D e raccontava di quanto fosse incredibilmente bello, infeltrire con l’ago. Un libro da tenere assolutamente in libreria perché puoi vedere le tecniche primordiali di una persona che non era stata influenzata da nessun’altra artista.

La storia poi continua come una sorta di passaparola di paese in paese e ad oggi, ciascun paese vanta sviluppi differenti di questa tecnica.

  • USA si trovano i migliori artisti della tecnica che ad oggi trova riscontro nel mix media e nella fiber art
  • Europa si è sviluppata soprattutto in Germania, dove ci sono i migliori produttori di materiali
  • Giappone la tecnica si identifica soprattutto nel Kawaii style e nella realizzazione di animali
  • Australia è nota anche perché si concentrano la maggior parte delle materie prime: la lana
  • Russia ci sono feltraie di livello altissimo note soprattutto per le creazioni di art doll e sculture da collezione. In Russia esistono ormai scuole d’arte riconosciute che insegnano tutte le tecniche del feltro
  • Italia si è sviluppata rapidamente dapprima nelle scuole Steineriane poco dopo il 2000, poi è stata introdotta in alcuni raduni nazionali di feltro ma solo come realizzazione di piccole sculture e ad oggi inizia a farsi strada ma non ha trovato ancora applicazioni importanti nell’ambito della fiber art o dell’oggetto da collezione